Olivia, sottratta all'orrore di un canile...
A: <Info@CinofiliMarilu.it> Oggetto: Adozione felice: lo voglio raccontare a tutti!! Data: venerdì 19 marzo 2004 18.02 Carissimi, Vorrei che tutti sapessero quanto possa rendere felici adottare un cane proveniente da un canile. Ovviamente chi lo fa deve aver ponderato la scelta non bene, ma molto di più! |
Ma sapete che vi dico? Questa parola, "impegno": perché fa tanto paura? Un impegno può essere una cosa molto bella. Puoi renderti conto che doverti alzare più presto per farti una passeggiata al parco ogni mattina e poi anche ogni sera, potrebbe essere esattamente quello di cui TU STESSO avevi bisogno. Quella disciplina, quel condividere piccoli rituali e piccoli momenti quotidiani, la sensazione che con così poco, ci si è guadagnati lo sguardo di un essere che non potrebbe esprimere più amore incondizionato... cosa che a noi complicati umani, pieni di fisime e preconcetti, fa un bene che nemmeno posso esprimere quant'è grande... |
Il cane: uno degli esseri più generosi e al contempo, più coglioni della
terra. Ecco perché c'è spesso chi sfoga tutta la propria viltà e
vigliaccheria su di loro, maltrattandoli, seviziandoli, mostrando loro ogni
forma di mancato rispetto che se solo la metà fosse rivolta ad un umano,
farebbe scattare manette e condanne ad anni di carcere. Sono troppo disposti ad amare i cani; pendono troppo, per il loro stesso bene, dalle nostre labbra, e danno con troppa trasparenza emotiva tutti loro stessi. Persino gli esseri umani troppo trasparenti e generosi le buscano in continuazione nella vita! Figurarsi un cane, un essere che in molte circostanze assume un'immagine negativa quasi quanto quella del maiale: "Figlio di un cane", "cagna" per insultare una donna percepita come sessualmente troppo disponibile (ma nessuno sa che in realtà la cagna in calore sceglie eccome!!), per non parlare della più celebre bestemmia... Poi nell'accoppiata "porco cane" si ha appunto l'imprecazione formata proprio dai nomi di due degli animali domestici meno rispettati (a dirvi la verità secondo me anche i maiali andrebbero rispettati!). Non so perché tutto questo preambolo... In realtà ho deciso di scrivervi per parlarvi di Olivia. |
Dunque: erano anni che volevo adottare un cane preso dal canile.
La cosa
l'avevo presa talmente sul serio che ho pensato fosse necessario pensarci su
per anni, terrorizzata quanto ero all'idea di non essere stata
sufficientemente al corrente di tutti i pro e contro. Nel frattempo ho
iniziato a dividere la casa che affitto con una ragazza che affermava di
essere allergica ai cani... e ciò ha ritardato ancora di più la
realizzazione di questo mio desiderio di "maternità" canina. |
E' stata dura. Me li sarei presi tutti e 330 quei cani di Campoleone. Invece dopo una mattinata intera che giravo disperata per il canile in preda all'indecisione, ne ho finalmente scelto uno, anzi, una. Che a differenza degli altri, non mi ha fatto le feste, non ha tentato di attirare la mia attenzione e non ha nemmeno minimamente scodinzolato quando la volontaria le ha messo il guinzaglio e l'ha accompagnata fuori dal box per consegnarmela. Ho scelto, o forse la vita ha scelto che io scegliessi, una simil-bracchetta di circa 2-3 anni dal pelo raso sale e pepe, un esserino che emanava una malinconia e al contempo, un distacco che le dava un'aura di dignità quasi da nobile.
A pelle poi era tangibile che sembrava avesse compressa in se una
sofferenza che però si tratteneva dall'esprimere con grande stoicismo. |
Una volta portata la mia nuova bracchetta sale e pepe a casa, mentre la
accarezzavo in soggiorno mi svenì in braccio. Non avevo mai visto un cane
svenire: fu un bel colpo. Volevo chiamare il veterinario ma Roberto mi
convinse che probabilmente si trattava semplicemente del fatto che era
esausta. Infatti da quel momento la piccola Olivia dormì per 48 di seguito:
si fece la cura del sonno. Dopodiché, iniziarono le sue crisi epilettiche. La prima crisi che ebbe credevo mi stesse morendo davanti agli occhi. Per fortuna era presente anche Chris, uno dei miei compagni di casa, un ragazzo londinese che aveva già visto una crisi epilettica in un umano e la riconobbe subito come tale.
Da
qui, ho iniziato il mio viaggio brancolando nel buio dato che non ne sapevo
nulla ma proprio nulla di epilessia. Iniziò la mia odissea fra chi mi
consigliava di riportare Olivia al canile e chi di sopprimerla ("Altrimenti
come fai? Non vivi più!" E altri ancora: "Ma non te l'hanno detto al canile
che era epilettica? Che fregatura! Meglio non prenderli i cani dal canile,
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Ma mi sa che l'amore può tutto. Non mi credevo capace di tanto amore: c'è un
modo di dire inglese che esprime a meraviglia il concetto: "Labour of Love".
E' anche questa la cosa meravigliosa del possedere un cane. A volte quando sto tornando a casa, penso ad Olivia e mi ritrovo a premere l'acceleratore perché non vedo l'ora di rivederla. Nemmeno col mio ragazzo mi riduco ad una tale poltiglia saccarinosa! Fatto sta che Olivia sta facendo passi da gigante. Sta gradualmente imparando a giocare quando, credo, non aveva mai avuto modo di giocare in vita sua. Ora poi più che mai tiene le orecchie e la coda alte, inizia a fare le feste ad altre persone (sempre in maniera un pò più distaccata rispetto a molti altri cani però, con un aplomb quasi felino!), corre, abbaia, fa tutte quelle cose che prima non faceva che esprimono gioia in un cane. Olivia, che alcuni vedevano solo morta perché "tarata", è al contrario un cane sano e sempre più felice ed equilibrato. Certo, è meno sana di altri cani che non necessitano di una dose di barbiturico a scadenze quotidiane, ma è tuttavia un cane che per nessuna ragione al mondo necessitava di soppressione.
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Insomma vorrei che molte più persone che hanno il materiale
umano necessario, il potenziale per diventare buoni proprietari di cani
sapessero che adottare un trovatello dal canile è un regalo che si fa a se
stessi che non ha eguali. A SE STESSI INNANZITUTTO! E' questo il concetto
che ci tengo a sottolineare. Più persone vanno educate a prendere in considerazione il canile come sorgente di meravigliosi ed adottabilissimi cani. Magari spesso non ci pensano nemmeno, perché abituate a cercare il
conoscente che ha la cucciolata pronta, o nel caso di chi vuole solo i cani
di razza, a rivolgersi agli allevamenti e i negozi di animali.
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