inserimento: 18 gennaio 2007
ultimo aggiornamento: 18 gennaio 2007

Ciao R u f f o

Mio dolcissimo amico Ruffo, sei stato il primo cane che posso dire di aver conosciuto ed amato nel canile.

Quando mi sono accorto che portavi incarnito nel collo un filo elettrico e tu, con calma e riconoscenza, hai lasciato che te lo togliessi con le mie mani e l'aiuto di un bisturi, sei diventato per me un amico speciale.

E' stato poi fondamentale l'aiuto di Angelo, amico veterinario di Torvajanica, ti ha rimesso al mondo in quell'inverno del 2002 e che ti ha anche trovato una bellissima adozione a Rocca Priora, in casa di Sandra.

Tu sei riuscito a vivere quattro anni di vita strappati ad un destino che ti voleva morto quando non avevi che pochi mesi.


Hai vissuto questi anni circondato dall'affetto di Sandra, suo marito e sua figlia, oltre che dalla compagnia di una tenera bassottina.

Purtroppo il tuo destino infame si è preso la sua rivincita e, con una tragica fatalità si è portato via la tua vita il 3 gennaio 2007.

Ho saputo di questo fatto esattamente una settimana fa, giovedì 11 gennaio, era poco prima di mezzogiorno e il mio cellulare ha squillato, il numero corrispondeva a "Sandra/Ruffo"

Non appena rispondevo la linea cadeva... e così è stato per due o tre volte.

Ci potevano essere mille motivi per i quali Sandra mi chiamava:

in questi anni ci siamo sentiti varie volte, per avere belle notizie su di te, per scambiarci gli auguri, il 5 marzo del 2004, un giorno che pioveva a più non posso, per sapere da Sandra che ti aveva portato a casa dei suoi genitori a Roma, e che tu ti eri allontanato dal giardino scomparendo per alcune ore, ma fortunatamente ti aveva ritrovato incastrato mentre tentavi di rientrare da un buco nella rete... però stavolta ho avuto la sensazione che non fosse per un motivo lieto.

Probabilmente perché già ero in un momento negativo, perché il 25 dicembre scorso ho visto morire la mia Briciola, dopo 13 anni passati in casa con la mia famiglia.

Le parole di Sandra non hanno fatto che dare corpo a questa mia paura... mio piccolo amico Ruffo, te ne sei andato il 3 gennaio investito da un auto, il cui conducente, ovviamente, non si è minimamente preoccupato di aiutarti...

La morte è un fenomeno che non accetto per nessun essere vivente, perché ci ruba la vita e l'affetto di chi amiamo, e per quanto provi a trovare un senso o una consolazione, non c'è mai una cosa che possa farmela accettare.

Per te, la mia magra consolazione è che hai vissuto la tua breve vita circondato d'affetto, almeno questo ti è stato concesso, sei quindi stato molto più fortunato di tutte quelle povere anime che languiscono, soffrono e muoiono dentro un canile, senza aver mai provato il calore di una carezza...

Passeggia sereno e tranquillo sul Ponte dell'Arcobaleno, ciao piccolo Ruffo.

 

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